1) Episodio I. Duel of the Fates.
“He… is the Chosen One. He… will bring balance to the Force… Train him”
Alla fine dell’episodio I, La Minaccio Fantasma, vi è forse il più bello scontro tra spade laser di tutta la saga. Darth Moul, allievo del Sith Darth Sidious, combatte contro un giovane Obi-Wan Kenobi e il suo maestro Qui-Gon Jinn. Darth Moul ha la meglio su Qui-Gon ma non riesce a sbarazzarsi di Obi-Wan. Le ultime parole di Qui-Gon prima di morire possono essere usate per riassumere l’operato di Obi-Wan durante tutta la saga. Qui-Gon, che ha trovato il giovane Anakin Skywalker sul remoto pianeta di Tatooine, crede fortemente in questo e lo definisce il prescelto. Parole che si riveleranno veritiere.
Da notare la bellissima e solenne colonna sonora che John Williams ha composto per il duello: The Duel of the Fates.
2) Episodio III. Darth Plagueis
“Have you ever heard the tragedy of Darth Plagueis the Wise?”
Il perfido cancelliere Palpatine, nel continuo tentativo di portare il fragile Anakin dalla sua parte, durante uno spettacolo a Coruscant, gli racconta delle infinite vie della forza e di Darth Plagueis. La leggenda, racconta Palpatine, afferma che il Sith era così potente che poteva salvare le persone dalla morte, ma non riusci a salvare se stesso. In questo momento Palpatin ci fa intravedere oscure ombre del suo passato.
3) Episodio III. Ordine 66
“Once more the siths will rule the galaxy and we shall have peace!”
L’ordine 66, la cui esecuzione è decisa dal quasi Imperatore Palpatine, segna la fine di quasi tutti i Jedi. Ki-Adi-Mundi, Aayla Secura, Plo Koon e altri grandi Maestri vengono uccisi dagli stessi soldati, che fino a pochi istanti prima, stavano seguendo i loro ordini nella lotta alla confederazione. Solo Yoda, con un vero colpo da maestro, e Obi Wan riescono a salvarsi. Le vie della Forza, da quel momento in poi, non saranno più le stesse.
4) Episodio III. Il duello di Mustafar
“Only a Sith deals in absolutes. I will do what I must”
Il duello di Mustafar tra Anakin e Obi-Wan è senza dubbio uno dei più emozionanti scontri dell’intera saga, se non il migliore. Anakin, passato al lato oscuro della Forza e incurante di aver appena ferito a morte non tanto fisicamente quanto spiritualmente la sua amata Padme, si appresta a iniziare un duello con il suo maestro e amico Obi-Wan in difesa del nuovo ordine che afferma ever portato nella galassia. Il duello assume toni sempre più drammatici e si conclude con la sconfitta di entrambi: da una parte Anakin, in fin di vita e colpevole della morte della sua amata Padma, dall’altra Obi-Wan, che ha fallito nel compito assegnatogli da Qui-Gon Jinn. Le ultime parole di Obi-Wan infatti si rifanno proprio alle parole di Qui-Gon: “You were the chosen one! It was said that you would destroy the Sith, not join them, bring balance to the force, not leave it in darkness.“
5) Episodio III. Finale
Se molti fan si son lamentati dei primi due capitoli della nuova saga, non hanno potuto muovere critiche all’ultimo episodio, poiché questo chiude in modo perfetto il cerchio.
Il finale, che contrappone in modo speculare la morte (quella fisica di Padme nel suo funerale e quella spirituale di Hanakin, ormai nella maschera di Lord Fener) e la vita (quella dei due gemelli, Leyla affidata al senatore Organa e Luke che viene portato nel paese natale del padre, Tatooine).
La sequenza finale, con Obi-Wan che porta il piccolo Luke dallo zio Owen, e decide di rimanere sul pianeta deserto, vivendo come un’eremita per vegliare sulle sorti del ragazzo -il tutto con lo sfondo del doppio tramonto- è un finale che mi apre sempre il cuore.
Difficilmente le saghe vengono chiuse in modo così struggente.
6) Episodio IV. Binary Sunset
John Williams qui si è proprio superato, componendo uno dei pezzi più belli e più emozionanti della storia del cinema. Questo è il momento in cui lo spettatore capisce che non sta guardando una solita storia di fantascienza, ma che c’è molto di più.
La scena è intrisa di pathos, con Luke che guarda al doppio tramonto come un uomo guarda in faccia il proprio destino, dove mi potrà mai portare? Quanto lontano?
7) Episodio IV. Luke incontra Obi-Wan Kenobi
“The Force is an energy field created by all living things. It surrounds us and penetrates us; it binds the galaxy together”

Questo non è l’unico momento importante, diciamo che tutto, dall’approdo alla partenza, il periodo di Dagobah è fondamentale, forse l’unico vero momento della saga in cui percepiamo il misticismo della forza.
Da “fare, o non fare, non esiste provare“, allo scontro di Luke con il “se stesso” Darth Fener nella grotta, a Yoda che solleva l’astronave, controvoglia, con la Forza, per far andare Luke incontro al suo destino, per finire con il discorso tra Obi-Wan e Yoda. “Il ragazzo è la nostra ultima speranza” “No, ce n’è un’altra“, facendoci intendere che nelle tenebre luccica un barlume di speranza, di redenzione. Questo è uno dei momenti chiave dell’intera saga.
9) Episodio VI. Battaglia di Tatooine.
“Jabba, this is your last chance. Free us, or die.”
Il più mostruoso personaggio dell’intera saga, Jabba the Hutt, vuole liberarsi di Luke, Ian e Chewbe ma sottovaluta completamente le abilità del Jedi ritornato. Finirà infatti per essere ucciso dalla principessa Leila. Tutti noi però ci ricordiamo l’incredibile mossa che Luke fa per non finire nella bocca del Sarlacc, creatura immonda del deserto di Tatooine. Fingendo di saltare nella bocca del mostro, si appende alla passerella sul quale era stato condotto e dopo una pirotecnica capriola riceve la spada laser che R2-D2 gli ha segretamente nascosto. Spettacolo.
10) Episodio VI. Victory Celebration.
Dal fuoco della tragica pira di Anakin, redento forse troppo tardi per riconciliarsi totalmente col figlio, ma appena in tempo per salvarne la vita, la telecamera si alza e nel cielo esplodono fuochi d’artificio. Una veloce rassegna di tutte le città della saga (sia la nuova che la vecchia) ci fa capire come la ribellione sia stata sentita in tutta la galassia.
Ci spostiamo infine sulla Luna boscosa di Endor, dove i ribelli, assieme ai pelosi ewok, festeggiano.
Il finale è stato riassemblato dopo la saga dei primi anni 2000, aggiungendo nuove scene, tra cui un differente e bellissimo sottofondo musicale, e l’immagine di Hayden Christensen al posto di quella di Sebastian Shaw.
Mentre tutti festeggiano, Luke si assenta e di lontano scorge le effigi dei più grandi Jedi della storia, Obi-Wan Kenobi, Yoda e, infine, appare Anakin; i tre Maestri lo guardano, consci di aver fatto ognuno la propria parte, e di aver accompagnato Luke incontro al suo inevitabile destino, quello di salvare la galassia, e suo padre.
| di Tommaso Frangini e Sebastiano Totta |